domenica 30 settembre 2007

Un due tre... Stella

Gianluigi Stella, noto giornalista del Corriere della Sera, fa lo spiritoso moralista su di me perchè sarei andato in aspettativa dalla Rai tanti anni fa facendomi pagare i contributi previdenziali per la pensione da giornalista pur essendo stato eletto in Parlamento. L'accusa si basa sull'ignoranza costituzionale e sulla non conoscenza dei fatti. Strano per un giornalista no? Le cose stanno così: non ho scelto io l'aspettativa pagata dallo Stato. Non si poteva fare diversamente. A quel tempo pagava la Rai. Il meccanismo valeva per tutti i dipendenti, giornalisti e non di un ente pubblico. Anche lui, se venisse eletto oggi, non potrebbe esercitare la professione e andrebbe in aspettativa. Dal 1998 in poi, fino ad arrivare alla pensione, i contributi li ho pagati io direttamente, per quasi dieci anni. Ma la storia è anche più curiosa e la racconto tutta: quando fui eletto deputato molti parlamentari svolgevano il doppio lavoro, dal momento che nulla imponeva una scelta. Io mi misi invece subito in aspettativa volontaria. Anzi passavo per fesso allora e i colleghi mi dicevano:"ma perchè l'hai fatto?". Rivolsi quindi un' interrogazione all'allora presidente della Camera, Ingrao, in cui sostanzialmente dicevo che tutti gli altri parlamentari di diversi partiti facevano il doppio lavoro e che la Dc tanto vituperata, su quell'argomento, si comportava invece correttamente dal punto di vista dell'etica. Scoppiò un putiferio. L'interrogazione non fu accettata, risposero gli uffici, perchè si faceva riferimento a dei colleghi, ma in Rai l'aria divenne irrespirabile. Si riunì il consiglio d'amministrazione e la vicenda si ingigantì al punto che tutti i colleghi deputati-giornalisti mi guardarono storto per mesi. Poi, dopo qualche tempo, fu presa la decisione che l'aspettativa fosse obbligatoria per gli eletti in maniera automatica.
Per cui Stella sbaglia di grosso. Ma per i magistrati che si mettono in pensione volontariamente anche prima dei cinquant'anni
non c'è scandalo invece se prendono la pensione anticipatamente e contemporaneamente lo stipendio da parlamentare. Gli autori della Casta sanno di chi parlo. Se la cosa avesse interessato me sarebbe accaduto di tutto. Non interessa me e dunque...non se ne parla. Spero solo che nella seconda edizione nel libro certe cose possano essere raccontate per come sono, e non per come si crede che siano.

"La sua carriera come giornalista e i suoi esordi nella vita politica sono stati ampiamenti descritti da lui stesso in varie interviste, citate ad es. nel recente libro "La casta" del giornalista Gian Antonio Stella[1], dove si legge come l'assunzione alla Rai di Mastella sarebbe stata agevolata da una raccomandazione del potentissimo democristiano Ciriaco De Mita, tanto che ne seguirono ben 3 giorni di sciopero della redazione locale."

Ora il ceppalonese clone vuol pure passare per persona corretta e dalla morale ineccepibile.
Perché non fa il nome di Di Pietro? Ha paura di essere, giustamente, querelato? Ha paura di perdere la causa ed essere sputtanato ancor di più?
Ma chi crede di incantare con questa favoletta? Si assuma le sue responsabilità, come ha fatto Stella, e faccia i nomi se ha le palle.
Ma sì, lasciamolo delirare in santa pace.
Forse non si rende conto che ormai, in Italia e anche fuori, tutti lo odiano. Veramente.

sabato 29 settembre 2007

Non mi posso distrarre un attimo che...

...il mio clone mi spara ben due post, di cui uno su Grillo: che palle!

sabato 29 settembre 2007


Un libro a quattro mani

“Se ne sono dette davvero di tutti i colori, negli ultimi giorni, ma ora tra Beppe Grillo e Clemente Mastella sembra arrivato il momento di una 'pace di Ceppaloni'. Un colpo di scena che non solo potrebbe archiviare i durissimi scambi di accuse sull'indulto ma addirittura veder nascere una 'strana coppia' editoriale, se andasse davvero in porto quella sorta di versione alternativa al fortunatissimo 'La Casta', vagheggiata da Mastella e colta al volo da Grillo.

L'iniziativa la prende proprio il comico-blogger che, a sorpresa, dichiara da Internet: "Non ci sto più al gioco al massacro ceppalonico. Mastella è solo un capro espiatorio. Il migliore sulla piazza della politica, certo. Per questo hanno scelto lui. Ma l'indulto non è una sua idea, ne sono convinto". Di più: "Mastella ha detto una grande cosa, ha annunciato un libro 'su tutte le altre caste, a partire dai giornalisti'. Questa volta sono d'accordo con lui. Gli offro la mia prefazione o, se preferisce, il libro lo possiamo scrivere a quattro mani. Vado fino a Ceppaloni se mi invita".

E l'invito arriva davvero. "Rispondo a Grillo che a scrivere sulle caste sono disponibile. Può venire tranquillamente a Ceppaloni come mi ha chiesto e possiamo scrivere a quattro mani", dice a L'Aquila il ministro di Giustizia. "Io credo - ha rilevato Clemente Mastella - che nel nostro Paese ci sia oggi sotto pressione la classe politica, le sue responsabilità, ma ci sono tante caste molto più forti e più potenti della cosiddetta casta della politica. Ci sono 'castisti' molto più forti".”

Solo un estratto dai siti giornalistici. In questo caso:"Quotidiano.net" di Nazione-Resto del Carlino.

L'intossicazione del blog

Il filtro serve a non farsi intossicare troppo. Nel fumo come in altre situazioni. Il mio blog viene preso d'assalto da anonimi, nomi inesistenti, provenienze curiose. Insulti espliciti dalla prima riga o insulti subdoli infilati dentro un discorso. Devo quindi leggerli tutti per capire a chi rispondere visto che non si può fare questo lavoro con oltre mille commenti al giorno. Solo per questo, come vi avevo accennato in un post precedente, ho scelto un filtro serio che la piattaforma offre. Chi commenterà, anche con critiche aspre ma corrette sarà sempre ben accetto.

venerdì 28 settembre 2007

L'editoriale di Clemente Pastella

Benvenuti a questa nuova rubrica di approfondimento.

Il mio alter-ego e clone si sta rifacendo il trucco.
Dopo le batoste ricevute, da buon ceppalonese, sta correndo ai ripari con tutte le armi possibili invocando il gioco al massacro nei suoi confronti da parte del web e dei giornalisti, forse rinvigoriti da questo vento di cambiamento.

Affronta Croza tacendo (tanto è un comico e chi può credere ad un comico?) e Floris mettendolo a tacere non appena il giornalista, miracolato dall'epurazione berlusconiana di Sofia del 2002, fa una domanda scomoda riguardo presunti, ma solo presunti, favoritismi nei confronti di figli, parenti, mogli, eccetera.

Anzi, non pago, ha deciso di pubblicare un libro nero sulla Casta dei giornalisti.
Anche Beppe Grillo sembra essere dalla sua, una volta tanto, e si dice pronto a scrivere un editoriale.

Sbatte le porte ed esce dal parlamento. Se la prende con Di Pietro, ma questa non è una novità. Se la prende con tutti gli altri dicendo che non è il solo a comportarsi così, come se questo lo giustificasse, e che non farà la fine di Craxi (che andò in esilio) e di Biagi (assassinato).
Manda la moglie a piangere sulle righe del Corriere a dire che "Non è cattivo, e che lo disegnano così..."

Fate attenzione.
Il ceppalonese non è affatto fuori gioco ed io, Pastella, dovrò ancora curare i commenti censurati sul suo blog.
Sta utilizzando la tattica del vittimismo per risollevarsi da questo odio prima sottocutaneo e poi esploso nell'ultimo anno in vari modi.

Certo, gran parte del merito di tale "odio" è dovuto ai clamorosi autogoal, la casa al centro a prezzi di saldo, l'aereo di Stato per portarlo da Salerno a Monza, l'indulto.
Ma non solo, e lui lo sa bene.

Non ditemi che prima, e parlo di molti anni fa, vi era simpatico.
E' un uomo dalle mille risorse e temo che, malgrado tutti i nuvoloni grigi che ricoprono il suo cielo, stia elaborando un piano raffinatissimo per per riavere un posto al sole, con tutto rispetto per la soap opera.

mercoledì 26 settembre 2007

Mastella, per gli amici Dumbo

Sono in trepidante attesa di un nuovo post del mio clone ( perché sia chiaro che l'originale sono io, Pastella ).
Nel frattempo ho cercato su Youtube il filmato Croza-Mastella, ma ancora niente da fare.
Ripropongo così un intervento di Marco Travaglio, il giornalista senza bavaglio, ad Anno Zero.





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Su indicazione di un mio affezionato lettore, a voi il video spettacolare Croza-Mastella

lunedì 24 settembre 2007

Non mi sembra poco

Continuo a ricevere migliaia di commenti da parte di lettori (in gran parte anonimi) che, invece di porre argomenti validi sul tavolo, poggiano insulti, parole senza un minimo di possibilità di vedere la luce e scappano veloci. Altrettanti numerosi sono quelli che per un post della domenica si lamentano perchè il lunedì non ci siano nè risposte nè commenti moderati sul blog. Vi ho già spiegato che leggo tutto personalmente e che poi seleziono e pubblico. Se non vi piace il metodo non so che farci. Questo è. Non passo le giornate sul pc. Ma buona parte delle sere si. Non mi sembra poco. Ma credo che per venirvi incontro farò come per il blog di molti altri personaggi: chiederò la registrazione al blog. Grillo lo fa no? Scommettiamo che se lo faccio io trovate da ridire anche su questo?


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Questo è il nuovo post del mio alter-ego. Ridicolo come al solito: in quanto ad ironia batte anche me che mi chiamo, non per niente, Pastella.
Rispondo solo ad un questito: "[...]Ma credo che per venirvi incontro farò come per il blog di molti altri personaggi: chiederò la registrazione al blog."


Infatti Grillo non chiede la registrazione. Comunque cosa cambierebbe? E poi a chi interesserebbe registrarsi? Cambierebbe qualcosa?

Epidemie....

Bene, Pierferdinando Casini, dopo aver assaporato la potenza della Rete ha aperto in tutta fretta un blog. Sarà in caccia di consensi? Che Dite?
Ormai è diventata un mania, ma al contrario del nostro eroe preferito nonché mio alter-ego, il titolare del partito della Santa Sede ha deciso, saggiamente, di lasciare liberi i commenti.
Bravo.
Primo perché si diventa più credibili.
Secondo perché, e qui qualcuno potrebbe rammaricarsene, si evitano il blog cloni che tanto ci piacciono.

Clemente Pastella

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Rettifica: il blog di Pierfedy è un fake. Ma ben fatto, senza dubbio...

domenica 23 settembre 2007

Don CLEME'...

Io mi chiamo Clemente Pastella
è sò il controllore più bello che c'è
io mi chiamo Pastella Clemente
e stò mmiez ò burdello dal '76

alla centesima intervista
alla sera mi sento uno straccio
per fortuna che tra la mia gente
ognuno si guarda e io mi guardo da mé

Tutto il giorno con quattro infamoni
briganti, papponi, cornuti e lacchè
tutte l'ore cò 'sta fetenzia
che sputa minaccia e s'à piglia cò me

ma alla sera m'assetto papale
dint'o night e mi faccio il serale
mi rilasso e mi sballo nu poco
mi spiego che penso e mi prend'ò cafè

A che bell'ò cafè
sol'a Napule 'o sanno fa
co' à ricetta ch'à n'amico bello
compagno e partito
ci ha dato mammà

Prima pagina venti notizie
ventuno ingiustizie e lo Stato che fa
si costerna, s'indigna, s'impegna
poi getta la spugna con gran dignità
mi scervello e mi asciugo la fronte
trà chi contesta e chi mi risponde
a' lloro ribbatto... chè d'é?
Si a politica mia nun v'é piace
chiedeteci e'lleggi a chi sà chiù di mé

Tutt'e iuorne pé fora alla casa cè
tengo nù seguito e gente e lacchè,
nù favore non nego a nisciuno
si ddoppé nù voto ncè iesce pè mé
tutt'o riest dei miei cumpare
pure a Cristo ci levano 'a croce
ò rispetto nun sann' che dè
volite 'a spremuta o volite 'o cafè

A che bell'ò cafè
sol'a Napule 'o sanno fa
co' à ricetta ch'à n'amico bello
compagno e partito
ci ha dato mammà

A che bell'ò cafè
sol'a Napule 'o sanno fa
co' à ricetta ch'à n'amico bello
compagno e partito
ci ha dato mammà

Nel paese ci stà l'inflazione, la svalutazione
e la borsa ce l'ha chi sà sape àrrubbà,
sti famiglie con uno stipendio
non ponn' fa a spesa e nun ponn' campà
Poi mi imputano 'finta innocenza...
sì l'indulto ls'é fatto, e vabbè
non ho chiesto la grazia pe' me
ma soltanto nù piccolo sconto
per chi stava dentro e felice nunn'è


Pé stì legge vi faccio un appello
che ogni processo mò sadd'accurcià
na penzat'aggio fatto e s'impone
che tutto si faccia alla televisione
Nce né andiamo dalla "De Filippi"
E faccimme "Ncè posta pe tè"
Quannè iesce a sentenza bbrindamme
gradite " O' Campari o volite 'o cafè

A che bell'ò cafè
sol'a Napule 'o sanno fa
co' à ricetta ch'à n'amico bello
compagno e partito
ci ha dato mammà

A che bell'ò cafè
sol'a Napule 'o sanno fa
co' à ricetta ch'à n'amico bello
compagno e partito
ci ha dato mammà

Qui non c'è più decoro le carceri d'oro
ma chi l'ha mai viste chissà
chiste so' fatiscienti pe' chisto i fetienti
se tengono l'immunità

Chi stà dint' nun tène lì santì
si è tenesse nun stesse più quà
sol'e pover stann' n'galera
e intant'é fetiente se stanno a spassà

A' giustizia in Italia e precaria
più precaria ca nun sè pò fà
nù processo cà mò s'accummencia
p'à fine d'o secolo forse cià fà
nci'apparamma con la prescrizione
si l'archiviazione possibil' 'unnè
tant'è o stesso...., ma chi se n'addona...
che crema d'Arabia ch'è chisto cafè!

LUIGI IOVINO

Sono io il Male d'Italia?

Scrivo da casa. Rilassandomi un po' al termine di una settimana durissima e stressante che ha visto ricominciare in tv "Anno Zero" con un violento attacco contro di me. D'altra parte la scorsa stagione la trasmissione si era conclusa con un attacco sempre a me. In linea dunque. Come se io sia l'emblema del Male. Sono io il Male d'Italia? Una settimana piena d'amarezza, ma anche di tanta solidarietà per fortuna. Dalla polizia penitenziaria a chi mi conosce per ciò che sono e che faccio, alla gente per strada che mi ha fermato per salutarmi e parlarmi. Certo dopo una settimana in cui il volume di fuoco sparato nei miei confronti è stato quello che è stato c'è anche in giro chi mi guarda in cagnesco. Vi racconto un episodio emblematico. Emblematico anche della superficialità di giudizio e dei luoghi comuni nei miei confronti.
Ero al ristorante a Napoli ieri, con mia moglie e alcuni amici. Al tavolo accanto due coppie mi guardavano e parlavano tra loro in inglese. Una coppia era americana di origini cinesi, l'altra italiana. La coppia italiana si lamentava della politica e spiegava all'altra, sempre in inglese, tutto ciò che non va in questo paese. Poi indicando me hanno detto altre cose e mi hanno additato come uno della Casta di intoccabili. E giù giudizi sommari e duri. Mia moglie che capisce bene l'inglese e lo parla altrettanto bene ha fatto allora una di quelle cose che solo una moglie può fare. Si è alzata dal tavolo e si è avvicinata alle due coppie presentandosi, e difendendo il marito: State parlando di mio marito, e ne state parlando molto male. Lo conoscete? Ha fatto qualche cosa in particolare che volete discutere? Parliamone subito. Ditemi, che vi si possa rispondere..." Da qui è partita una conversazione in cui, essendomi aggiunto anche io, è andata avanti per un po'. Lui era un professore di Potenza, arrabbiato contro tutti e tutto, fan di Grillo ed elettore di sinistra deluso e amareggiato. Si è lamentato con me che si fa troppo poco per il Sud,( " e lo dice a me? - ho risposto -come se ci fossero altri politici oltre a me a tentare di portare il discorso politico sul meridione..) e che il nostro paese non capisce l'importanza dei mercati stranieri. Che non facciamo abbastanza per sfondare in Cina, ad esempio. E dire invece che gli imprenditori italiani si stanno dando da fare in quella direzione. E' finita che si sono voluti fare una fotografia insieme a me. Questo episodio però è anche un sintomo che esiste ormai una convinzione diffusa e un pò superficiale delle cose che non vanno bene in Italia. Una vena di qualunquismo che si mischia all'antipolitica e a proteste giuste e che le soverchia.


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La polizia penitenziaria dovrebbe conoscerla ancora meglio...
La gente che la ferma e la saluta per strada non chiederà mica una raccomandazione?
Non è una bella consolazione fare una foto di gruppo: legga i commenti che le intasano i post, e se li ha cancellati può sempre leggere quelli di questo blog. Vedrà che non sono poi tanto qualunquisti e populisti come dice.

P.S. un ringraziamento sentito a Beppe Grillo


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Questi i commenti pubblicati di 6 fortunati + la chiusta di Mastellone

vagus ha detto...

Grillo non fa alcuna "censura" sul suo BLOG. Tu si.

D'altronde un BLOG con censura non è un BLOG, ma un ABORTO, qualcosa che nasce già morto.

Nei tuo post, come in televisione non dici assolutamente niente: non fornisci fonti, dati, riferimenti, per accertare che quanto affermi sia vero o falso. Solo storie, chiacchiere, parole... Perche invece di attaccare Grillo non rispondi alle questioni che ti contesta?

Io, come molti altri, vogliamo TRASPARENZA (il che comporta anche qualche parolaccia, ma non è la fine del mondo!), cosa che è possibile in internet. Ma tu continui ad usare internet come la televisione: a senso unico, senza contraddittorio.

Finirà presto questo governo, e con esso il tuo ministero.

saluti
Valerio Guagnelli Scanzani

24 settembre 2007 17.00

SolideaVitali ha detto...

Buonasera Sen. Clemente Mastella,
è da un po' che volevo visitare il Suo blog... stasera l'ho fatto.
Non sono persona da polemiche, né politicizzata e mi fare piacere avviare con Lei un dialogo costruttivo su quanto sto per scriverle.
Mi piace l'idea del blog, anche se oggi è diventata una moda, una forma di comunicazione, a volte usata male per alcuni elementi.
Lei il male d'Italia? Non credo ma a parte questo, il "vittimismo" (e mi scuso se non è Sua intenzione) non trovo sia la forma di comunicazione più giusta. Forse la gente vuole un contatto vero, e su questo mi congratulo per il fatto che sia Lei a riposndere personalmente, un contatto che permetta di capire, di approfondire e scoprire anche i Suoi pensieri.
Questo è un Suo spazio personale... perchè usare la firma Sen. Clemente Mastella? Allontana un po'... tutto qua!
Perchè a volte le Sue risposte sono scontrose? é dalla diversità che nasce il confronto ed il dialogo.
Perchè far intervenire prima Sua moglie?
Perchè parlare di Grillo?
Le ho scritto dandole del "lei" perchè questo mi è stato imposto dallo stile comunicativo che Lei ha adottato... avrei preferito il "tu" non per senso di non rispetto ma per senso di vicinanza ad un uomo che fa politica.
La ringrazio comunque anche per aver letto questo mio commento!
Le auguro una buona serata!
Solidea

24 settembre 2007 17.02

Veronica D. ha detto...

So che lei non approverà MAI e poi MAI questo commento data l'ormai scarsa democrazia che vige in Italia, oppure lo farà per far vedere che lei è davvero un uomo dal cuore grande grande grande, non come quel "delinquente senza cuore" di Grillo!! Ad ogni modo quello che voglio comunicarle è un macroscopico errore: "Come se io sia l'emblema del Male." Oh mio dio! Io dall'alto dei miei 19 anni e dal mio diploma di maturità classica so parlare meglio del Ministro della Giustizia?! Ma sarà sicuramente una svista, vero? Eh come siete distratti voi politici, o forse avete solo bisogno di una rinfrecatina sulle regole grammaticali italiane? Se è questo il problema io do ripetizioni di grammatica.. se siete interessati chiedete pure, sono di Roma quindi se volete in uno dei RARI momenti in cui non siete in aula possiamo parlare un pò di congiuntivi e affini!

Veronica D. da Roma

24 settembre 2007 20.22

Sen.Clemente Mastella ha detto...

Come se io sia o come se io fossi. In questo caso, per come è costruita la frase, non c'è un errore. Le lezioni di grammatica puoi anche continuare a prenderle. A insegnare, Veronica, c'è sempre tempo.

24 settembre 2007 20.33

Giovanni ha detto...

Sig. Mastella, lei non è l'emblema del Male, ma in quanto Ministro della Giustizia, se c'è qualcosa che va male, deve prendersi tutte le responsabilità.
Se la attaccano per farle notare le conseguenze dei suoi errori non è colpa di chi l'attacca, ma dei suoi errori.

Giovanni S.

24 settembre 2007 21.04

Marco B. ha detto...

Si.

24 settembre 2007 21.07

Sen.Clemente Mastella ha detto...

Bene Vagus, allora da domani faccio come Grillo, non lascio aperto a tutti ma solo a chi si registra sul mio blog. Solo che io lo farei per non dover selezionare commenti a cui rispondere tra oltre 4000 mila commenti di parolacce e insulti. Lui credo lo faccia per altri motivi, compresi mailing list preziose. Ok ?

24 settembre 2007 21.16

Salvare Capra e...Cavoletti da Bruxelles

Ci risiamo. Il mio Clone è proprio incorregibile.

Dopo averci fatto tremare a Senato ("Ho fatto una radiografia della situazione - spiega il ministro della InGiustizia, a Napoli per la festa della polizia penitenziaria - per quanto mi riguarda il governo non corre pericoli. Il pericolo viene da altre parti''),
ora ha deciso di prendersela con un Magisrato che sta facendo il suo dovere.
Una domanda mi sorge spontanea: ma Storace era ubriaco o cosa?

Poi cosa chiederà? Il rimpasto di Governo? E già, mica uno si chiama Pastella per niente!

P.S. sono in trepidante attesa del prossimo post del Clone

mercoledì 19 settembre 2007

Quelli del bollino

Tutti qui, tutte le sere, in duemila, a spiegarmi che cosa è un blog. Allora sentiamo che cosa è? Uno spazio dove minacciarmi, riempire i commenti di insulti, lamentarsi perchè a un commento del giorno prima non è stata data ancora risposta (come se fosse obbligatorio o dovuto) senza neanche tener conto del tempo che ci vuole per leggere e dedicarsi a un blog. E fate anche gli spiritosi firmano i commenti con i nomi degli assassini liberati con l'indulto. Come se alle due di notte mentre dedico del tempo a me e a voi io possa star li a ragionare più di tanto nella scelta delle vostre firme. Io taglio gli anonimi e basta. Gli altri li pubblico, con calma e tempo. Certo che ho capito la provocazione della firma assassina. E per questo non avrei dovuto pubblicare? Da una parte mi accusate di censura perchè non rispondo a vecchie questioni già da me chiarite (come la testimonianza a un matrimonio) o perchè non porgo l'altra guancia. Dall'altra non fate neanche lo sforzo di andare a leggere tutti gli insulti o i commenti violenti e critici che libero dopo averli letti. Vi chiedete dove sono i miei amici, la gente che crede in me, gli iscritti all'Udeur e del perchè non sono qui sopra a difendermi o a lasciare commenti graditi. Ve lo dico chiaramente e ancora una volta: io non chiedo a nessuno di venire in soccorso. Non ne ho bisogno. Non mi servono i commenti tipo quanto sei bravo o quanto sei bello. Io volevo confrontarmi con la popolazione del web e lo sto facendo, con serietà, costanza, fatica e una certa dote di umiltà. Pubblico quasi solo commenti scomodi e scelgo a chi rispondere per non dover passare tutta la giornata qui sopra. Voi siete liberi di insultarmi e fare ciò che vi pare. Io non sono libero di tutelare con un minimo di filtro le vostre gravi offese? Strana forma di democrazia vi siete inculcati in testa! Ma già, voi siete quelli del bollino. Quelli per il quali ci sarà uno che dirà questa è una pera matura quest'altra non ancora. Ma sì, fatevi mettere il bollino. E provate a prendere i voti con le bestemmie che lasciate sul mio blog. Come programma non c'è male. .

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Scatenate l'inferno con i commenti!!!

Grillo,Mastella,Prodi e l'alzheimer

Centinaia di commenti della stessa mano e dalla stessa "casa" mi intasano pretendendo che mi vergogni di non so che. Io non mi occuperò di questo come di tanti altri commenti offensivi e ignobili. Proseguirò per la mia via replicando a chi argomenta con serietà la propria contrarietà o i propri pensieri. E scriverò dei post su ciò che vedo e credo.
I drammi non possono essere strumentalizzati a fini politici. La vicenda Pelliciardi è sconvolgente e merita tutto il rispetto possibile. Ma nè io nè la mia segreteria al ministero abbiamo mai ricevuto la lettera di cui si parla. Sono disposto a qualunque discorso e pronto anche a un incontro, ma ripeto la mia convinzione: non è l'indulto in se che crea nuovo dolore. Molte persone sono libere grazie al provvedimento del Parlamento. Molte hanno intrapreso una seria strada di reinserimento nella società. Molti sono inoltre i casi di detenuti ingiustamente che hanno beneficiato della misura decisa.
Ma Grillo che cosa sa? Grillo si è montato la testa e parla di Prodi, una delle persone più serie che ho conosciuto in anni di politica, come dell'Alzheimer Prodi. E allora io, che di questa malattia conosco tutto, e che ho dovuto accompagnare mio padre passo passo nel tunnel del buio immenso, mi sento di dire: Grillo non è solo un uomo senza cuore, ma è un uomo che mangia il cuore degli altri. Ma non per diventare più coraggioso, come i pellirossa o altri popoli credevano. Bensì per diventare più codardo.

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Questo il mio commento ovviamente censurato
Al solito qui avrete lo spazio necessario per sfogarvi.

Clem non sa neanche di cosa dovrebbe vergognarsi... La nomina alla Rai come giornalista con la raccomandazione di Ciriaco de Mita può bastare o debbo continuare?
Non si tratta di strumentalizzare i drammi quanto di renderli visibili ad una classe politica che finge di non vederli.

Sono anni che Grillo attacca il potere, chiunque lo rappresenti. Ha definito Berlusconi Dorian Gray, Portatore nano di democrazia, Psiconano etc. Solo con Prodi, però, grazie all'effetto V-Day gli insulti sono arrivati sui media di massa: TV e giornali.

Grillo codardo poi, questo è il colmo! E' andato da Prodi a presentargli il Programma, al consiglio di amministrazione di Telecom a dirne quattro al "Tronchetto dell'infelicità", ha raccolto fondi per comprare un microscopio elettronico per svelare i danni dei PM2, ha organizzato il V-Day.

Codardo è chi si trincera dietro le istituzioni e dietro le immunità e non accetta il confronto con chi lo ha delegato in parlamento affinché lo rappresentasse.
Guardi il blog di Antonio di Pietro per esempio, il fatto che il gradimento nei suoi confronti stia crescendo sempre di più di cosa è indice? Non è forse anche dovuto al fatto che chiunque liberamente ed educatamente possa esprimere la propria opinione? Non è dovuto al confronto delle idee?

martedì 18 settembre 2007

Grillo? Un delinquente senza cuore

Nel suo blog Grillo continua ad attaccarmi. Prima voleva garantire assistenza legale ai parenti vittime di assassini usciti grazie all'indulto e trasformatisi in belve feroci. Poi ha deciso di raccogliere queste sofferenze in un libro bianco.
Per me Grillo è un delinquente senza cuore. Come definire chi si propone di strumentalizzare il dolore ultragiustificabile di chi ha perso amici, affetti, parenti per omicidi terribili attribuendo la responsabilità di quel dolore all'indulto? Come se l'indulto stesso fosse la causa di un omicidio, come se chi ha votato in Parlamento il provvedimento possa essere corresponsabile dell'omicidio in questione. Un assassino è tale, indulto o non indulto.
Per me Grillo è un ignorante costituzionale. Come definire chi finge o fa finta di non sapere che a proporre l'indulto è stato tutto il Parlamento e non solo il ministro della Giustizia?. Io ritengo che il provvedimento sia stato giusto e non scarico certo la responsabilità sugli altri. Ma la proposta è del Parlamento.
Per me Grillo non arriva alla vita di Benigni. Viva Benigni!

P.s. Mi sembra chiaro ora, e non era un segreto neanche prima, che Grillo punti a una presenza politica nazionale forte. Ce la farà a fare le liste? Vedremo. Ma la politica c'entra eccome.

lunedì 17 settembre 2007

Benvenuti al Blog di Clemente Pastella

Il sen. gran truffaldin. lup. mannar. on. Clemente Pastella si farà portavoce degli umori e dei giusti insulti che il popolo italiano vorrà fargli.

Questo spazio nasce come risposta al mio blog ufficiale nel quale liberamente censuro tutte le opinioni che sono discordanti con quello che scrivo.

Qui potrete, finalmente, lasciare i vostri commenti senza paura che vengano censurati.

Vi segnalo infine altri blog che svolgono, da più tempo, questo compito istituzionale:

Buona lettura!